Tra il 7 e il 12 Novembre 2016 si svolgerà a Nuova Delhi la settima Conferenza delle Parti (COP7) della Convenzione quadro per il controllo del tabacco (FCTC). La Svizzera ha sottoscritto questa convenzione internazionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ma il Parlamento l’ha mai ratificata. La delegazione ufficiale svizzera presente alla COP7, la cui composizione non è nota, avrà dunque un semplice ruolo di osservatore. Helvetic Vape raccomanda tuttavia alla delegazione ufficiale, così come agli altri osservatori svizzeri autorizzati, di considerare quanto segue.
Nel corso della precedente Conferenza delle Parti della FCTC è stata commissionata una relazione sui sistemi elettronici di consegna di nicotina (Electronic Nicotine Delivery Systems – ENDS). Il rapporto non firmato è stato pubblicato dall’OMS nel mese di agosto 2016. Il Centro studi su tabacco e alcol del Regno Unito (UK Center for Tobacco & Alcool Studies – UKCTAS), una rete che comprende 13 università, ha pubblicato il 25 ottobre 2016 un commento su questo rapporto dell’OMS.
I punti salienti della critica espressa dagli scienziati britannici sono i seguenti:
- posizionamento dei prodotti dello svapo come una minaccia piuttosto che come un’opportunità
- mancata quantificazione dei rischi
- confronti inadeguati con il fumo di tabacco
- rappresentazione fuorviante dei rischi dello svapo passivo
- mancata presa in considerazione delle prove che lo svapo aiuta i fumatori a smettere di fumare
- la commercializzazione dei prodotti dello svapo può diventare una pubblicità anti-tabacco
- la varietà degli aromi è essenziale per l’attrattiva dei prodotti dello svapo come alternativa alle sigarette
- scarsa caratterizzazione del mercato dei prodotti dello svapo e ruolo delle multinazionali del tabacco
- sostegno ingiustificato ai divieti sui prodotti dello svapo
- proposte di regolamentazione senza apportare alcuna analisi
- nessuna valutazione delle conseguenze impreviste
- mancanza di trasparenza e qualità
L’International Network of Nicotine Consumer Organisations (INNCO), che rappresenta 20 milioni di consumatori, sostiene il rapporto dell’UKCTAS tramite un comunicato stampa.